Ticino Chapter South Switzerland Forum

ci risiamo....

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ziomai
view post Posted on 12/6/2009, 07:39




angeli sono
 
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GiancoHD
view post Posted on 15/6/2009, 07:09




:woot:

:wacko:

:sick:


certa gente non merita di mettere il culo su delle Harley :unsure:

 
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Eh...Dio
view post Posted on 22/6/2009, 14:41




Si è risolto senza problemi il raduno di bikers che hanno ricordato un loro amico morto un anno fa. Erano circa 200 e c’era apprensione per il loro raduno dopo gli arresti tra gli Hells Angels in Italia e Europa. L’inchiesta coinvolge due biker spezzini: Giovanni D’Andrea (46 anni), presidente della sezione Liguria degli Hells Angels, e il 29enne Giacomo Monni
Si è risolto senza problemi il raduno di bikers che hanno ricordato un loro amico morto un anno fa. Erano circa 200 e c’era apprensione per il loro raduno dopo gli arresti tra gli Hells Angels in Italia e Europa. L’inchiesta coinvolge due biker spezzini: Giovanni D’Andrea (46 anni), presidente della sezione Liguria degli Hells Angels, e il 29enne Giacomo Monni Dall’altra parte del globo, in Australia, è in corso invece un raduno di bikers che protestano contro le indagini e atteggiamenti repressivi chiedendo la legalizzazione delle loro associazioni. Al raduno svoltosi senza incidenti, c’erano gli HellsAngels, Bandidos, Rebels, Comanchero, Nomads, Finks, Black Uhlans, Vietnam Veterans, Phoenix, Grave Diggers, Outcasts, Life and Death, Gods Squad e Bikers for Christ.

GLI ARRESTATI SPEZZINI
Due bikers spezzini arrestati dalla squadra mobile nell’ambito dell’inchiesta della procura di Verona sugli scontri con la polizia avvenuti il 17 gennaio scorso nell’area fiera della città scaligera, nell’ambito di un maxi raduno di motociclisti. Sono Giovanni D’Andrea, sarzanese di 46 anni , presidente della sezione Liguria degli Hells Angels e Giacomo Monni, 29enne residente a Capannori, ma iscritto al club motociclistico sarzanese. Entrambi sono indagati a piede libero per associazione a delinquere finalizzata all’estorsione, ma sono stati arrestati per violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

Ad eseguire l’arresto di D’Andrea è stata la squadra mobile della Spezia, diretta da Gerolamo Ascione, che giovedì mattina ha bussato alla porta dell’abitazione sarzanese del motociclista. I poliziotti hanno effettuato una perquisizione sia nell’appartamento che nella sede del club motociclistico di Albiano Magra. Secondo indiscrezioni è stato sequestrato materiale cartaceo e informatico, che ora è a disposizione degli inquirenti. A D’Andrea sono stati sequestrati inoltre la motocicletta e il giubbotto che per i soci degli Hells Angel rappresenta un indumento inseparabile.

E proprio il giubbotto è stato l’elemento che ha inchiodato D’Andrea. Lo stemma identificativo che ogni motociclista degli Hells Angels cuce sul giubbotto ha consentito agli inquirenti di individuare gli aggressori che hanno caricato le forze di polizia.

Un assalto modello ultras o anti G8, organizzato in occasione della manifestazione fieristica Motor Bike Expo che si è svolta nel gennaio scorso a Verona. Attraverso internet gli Hells Angels si erano ritrovati in un grosso hotel del Veronese occupando tutte le camere disponibili. Non era una visita alla fiera, ma una vera e propria spedizione punitiva contro un club rivale. La polizia, infatti, sequestrò giubbotti anti proiettili, paradenti e conchiglie paragenitali. Inoltre nell’ordinanza di custodia cautelare, che ha mandato in carcere 29 persone, provenienti da varie parti d’Italia, ma anche dall’estero, gli indagati sono accusati anche di estorsione perché ai cancelli del Motor Bike hanno costretto gli operatori a consentire loro l’ingresso alla manifestazione senza pagare il biglietto, attraverso azioni di intimidatori.

Duecento Hells Angels hanno minacciato di creare disordini all’interno della fiera se non fossero entrati gratuitamente all’interno dell’impianto. Naturalmente gli organizzatori chiesero l’intervento della polizia e quaranta agenti in assetto antisommossa fecero da scudo per evitare che gli Hells Angels venissero a contatto con i rivali degli Outlaws (fuorilegge). Scoppiò una rissa gigantesca con scontri terribili. Un’aggressione premeditata e ben organizzata secondo gli inquirenti. D’Andrea è accusato di essersi buttato a capofitto contro il cordone degli agenti per creare un varco e favorire l’assalto dei compagni «ha partecipato attivamente agli scontri contro la mia squadra - ha raccontato un commissario di polizia - e mi ha sputato addosso spingendomi indietro per cercare di farmi cadere per poter aprire un varco nel cordone...». D’Andrea e Monni adesso sono rinchiusi i carcere e sono difesi dall’avvocato Marco Valerio Corini, il quale ha giocato d’anticipo presentando istanza di scarcerazione al tribunale del riesame, ancor prima dell’interrogatorio di garanzia, fissato per lunedì davanti al gip Alessandro Ranaldi.

CHI SONO I 24 ARRESTATI

Le venti ordinanze tra gli Hell’s Angels eseguite in Italia nell’inchiesta condotta dalla procura di Verona hanno riguardato, Attilio Massimo Bergo, 40 anni, di Casorezzo (Milano), noto come «Attila», già arrestato in Spagna per il possesso di un chilogrammo di cocaina e 150 mila euro in contanti. Bergo era assieme ad Antonio Luigi Maria Marcolin, anch’egli arrestato. Gli investigatori ritengono che il traffico di droga sia una delle forme di autofinanziamento della gang.

Gli altri arrestati sono: Carlo Bonci, 34 anni, di Fontanafredda (Pordenone); Tiziano Borra ,30, cuneese; Francesco Bortoluz, 45, di Conegliano (Treviso); Luigi Pasquale Brusaferri, 53, di Milano; Floriano Cattai, 40, di Muggia (Trieste); Giuseppe Ceravolo, 40, di Locri ma residente a Casale Monferrato (Alessandria); Gianni Dal Bello, 40, di San Vendemiano (Treviso); Giovanni D’Andrea, 45, di Sarzana (La Spezia); Emilio Ferrara, 47, di Chieri (Torino): Lorenzo Gioacchini, 43, di Nova Milanese; Enrico Manigrassi, 32, di Verzuolo (Cuneo); Andrea Michelotto, 40, di Padova; Giacomo Monni, 28, cagliaritano residente a Capannori (Lucca); Domenico Priola, 45, di Vaerduno (Cuneo); Stefano Scheidegger, 43, nato a Lugano e residente a Basiano (Milano); Roberto Terzi, 32, di Marnate (Varese); Lorenzo Vitale, 30, di Agrigento e residente ad Alba (Cuneo); Simone Zen, 30, di Vicenza. Quattro provvedimenti sono in fase di esecuzione all’estero.


Ma sono ragazzi...
 
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3 replies since 12/6/2009, 07:15   579 views
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